Prendo spunto da un’immagine che ho visto surfando sul web. Due adulti giocano d’azzardo alle macchinette in un lcale pubblico con in braccio due bambini, mentre una terza bambina si rende utile cambiando la moneta.
Sono stata a lungo indecisa se postare il link, alla fine ho preferito evitare. Non tanto per difendere chissà quale privacy, quanto piuttosto per evitare ulteriore pubblicità a questa follia imperante del gioco d’azzardo. Non so se gli adulti fossero genitori, zii, nonni, baby sitter o quant’altro. Neppure mi interessa conoscere la nazionalità, la provenienza, la classe sociale. Non voglio esprimere giudizi di sorta. La questione su cui vorrei focalizzare l’attenzione è un’altra.
Mentre su questo pianeta ci sono persone che si danno da fare per sostenere (in tutti i sensi) l’evoluzione interiore delle generazioni future, esistono ancora (e questo dovrebbe creare grande disagio) analfabeti dell’interiorità, privi di qualsivoglia concezione basilare di ciò che stanno distruggendo: l’intero aspetto vitale dell’umana natura, il vero “capitale umano”. Non solo si contribuisce a generare ferali dipendenze, ma si diventa veri e propri boia dell’anima, di quell’istanza al vitale, all’interconnesione, alla comprensione del senso di ciascun singolo soggiorno in un corpo umano.
Di più. Ogni qualvolta assisto, di persona o per interposta virtualità, a certi spettacoli, mi chiedo di cosa i soggetti protagonisti possano vergognarsi. Conosco decine e decine di persone che si vergognerebbero di quanto invece a costoro appare normale routine (farsi cambiare le banconote in spicci per giocare d’azzardo da un minore è solo un piccolo esempio, naturalmente). Nelle menti, negli animi, nelle cellule di chi perpetra simili sconsideratezze, alberga ancora quel turbamento profondo che si chiama vergogna?
Di cosa si vergognerebbero? Mi sono fatta una sorta di classifica, dove al numero 1 ho messo la cosa di cui potrebbero vergognarsi di più e via via a scalare. Poi, se avete voglia di giocare di fantasia, fate voi. In un momento in cui ci sarebbero molte cose di rivedere rispetto alla vergogna, forse è il caso di ripartire proprio dall’immagine di due adulti che deturpano e distorcono l’infanzia a uomini e donne che un giorno spereranno di diventare ricchi premendo il pulsante di una slot machine, senza nemmeno sapere di avere a disposizione uno strumento assai più potente di una macchina fagocita-soldi: la creatività dell’umana natura, in tutte le sue variopinte e luminosissime sfaccettature.
Classifica della vergogna distorta
- Abbracciare un albero
- Dire Ti Amo
- chiedere scusa
- ammettere di non aver capito
- ammettere di aver sbagliato
- ammettere provare piacere fisico
- parlare di sesso
- sentirsi fragili
- ammettere di aver paura
- parlare della malattia e della morte