Compiti e vacanze no stress
Quando è tempo di vacanza, i compiti generano il caos in famiglia? Vediamo come affrontarli senza stress.
Si sa, gli esami non finiscono mai. E spesso ciò che sembra non finire mai, sia per i bambini che per i genitori, sono -ancor di più- i temuti compiti delle vacanze, causa spesso di conflitti, ansie, agitazione di tutta la famiglia. La tendenza generale, per allontanare e relegare a un periodo limitato liti e tensioni, è quella di ignorarli e condensarli tutti negli ultimi giorni di ferie, annullando così i benèfici effetti delle vacanze.
Per un bambino, l’estate è il tempo del relax, dello svago, del divertimento, e l’approccio con quel temuto dovere dei compiti diventa complicato.
Il periodo estivo dovrebbe essere costellato di nuove esperienze, letture, viaggi e le energie dei ragazzi andrebbero indirizzate verso attività sportive o di condivisione, che siano originali e creative. Altrettanto fondamentali e preziosi sono i momenti di vuoto e di “noia”, a patto che non ci si perda tra videogiochi e Tv. La creatività va stimolata e premiata, poiché insegna a costruire, inventare e soprattutto conoscere le risorse interiori più profonde dei ragazzi.
Purtroppo questa visione non ha riscontro nel protocollo scolastico del nostro Paese e quello sparuto gruppo di maestre, così celebri e osannate sui social, che danno per le vacanze compiti originali, creativi e certo meno didattici di quanto previsto sui libri appositi, sono mosche bianche isolate.
La mia professione mi porta a conoscere e cercare di aiutare diversi ragazzi, con difficoltà di apprendimento e non, nello svolgimento di compiti estivi che non vedono l’ora di terminare e accantonare.
E quando mi viene chiesto, sono felice di condividere qualche indicazione pratica che favorisca una più fluida e serena esecuzione ed eviti gli accumuli di fine estate.
- Decidete insieme una data di inizio: appena finita la scuola lasciate il tempo ai vostri ragazzi di esultare e lasciarsi andare all’ozio, ma è importante stabilire insieme il momento in cui aprire ufficialmente il libro e , sopratutto, rispettarlo. Decidere insieme spesso significa contrattare e stabilire una via d’intesa, un accordo che vada bene a entrambe le “parti”. Non dimentichiamo che prendere decisioni importanti insieme ai grandi, favorisce il rispetto dell’accordo preso.
- E sempre insieme, decidete il tempo da dedicare quotidianamente allo studio: è preferibile che non sia inferiore ai 20 minuti e non superiore ai 40.
- Ogni giorno, puntate la sveglia al suonare della quale si sospende l’attività didattica e si torna a giocare.
- E ancora: stabilite (sempre insieme) un numero minimo di pagine per settimana (in base alla grandezza del libro, che sia spalmato per il periodo di ferie oppure accumulato nel periodo pre- partenza).
- Ricordate però di lasciare un margine di flessibilità e tenete sempre inconsiderazione che alcuni giorni la concentrazione sarà più alta e magari la velocità di esecuzione di pagine maggiore, altri giorni – vuoi per il caldo o per eccesso di fattori di distrazione interni ed esterni- la concentrazione potrebbe diminuire.
- Non fatene una tragedia e puntate al giorno successivo, trovando un accordo anche su come recuperare.
- Per il tempo stabilito, naturalmente, spegnete, allontanate, ammutolite tutti i dispositivi che possono essere raggiunti da chi studia.
- È preferibile che prendiate del tempo e restiate accanto ai ragazzi mentre studiano. Questo li rende più sicuri, efficaci e li fa sentire considerati.
- Sedetevi accanto a loro o nella stessa stanza facendo una vostra attività (leggendo, scrivendo): l’autonomia nello studio e nei compiti è una competenza complessa che si sviluppa gradualmente nel corso di tutto il percorso scolastico, per tanto è utile accompagnare i ragazzi non facendogli mancare la nostra supervisione; il più delle volte è davvero sufficiente essere nella stessa stanza, ma lasciarli comunque liberi di portare a termine il loro piccolo (per gli adulti) dovere quotidiano.
- Al termine, lasciate abbondante spazio alla creatività, al relax, alla vivacità, alla condivisione e a tutto quello che le vacanze significano per loro.