Non passa giorno in cui non scriva qualcosa. Qualsiasi cosa, anche una frase breve, un appunto, un pensiero scaturito dalle letture che faccio o da discorsi tra amici. Non potrebbe essere altrimenti. Poter esprimere e condividere un pensiero è un forma di espressione tra le più creative. La scrittura è magica, è un atto alchemico o, se vogliamo dirla con l’intelletto, è una sorta di catarsi. Scrivere aiuta a liberarsi da qualsiasi fardello, aiuta a generare nuovi punti di vista, scioglie i blocchi, disvela ciò che è nascosto, mette in luce ciò che è in ombra, rende semplice davanti ai nostri occhi ciò che ci appare difficile dentro il nostro cervello.
È estremamente divertente lasciare andare la visione individuale, abbandonare il pensiero che ciò che scrivi ti appartiene e osservare come le idee prendano forma per aiutarti a capire chi sei. Un vecchio poroverbio recita che ciò che è scritto resta, ossia è indelebile. Non so se sia vero in assoluto ma certamente ciò che è scritto assume sembianze più “universali” e si trasforma da “questione puramente personale” in una visione più ampia e unitaria, che ti accomuna al “resto del mondo”.
In sostanza, se sei attento e osservi con attenzione, quando scrivi una tua sofferenza, è la scrittura stessa a fare la magia, a fare il “lavoro sporco”. Una volta che la sofferenza è scritta, è come se non ti appartenesse più totalmente, la vedi da fuori, con più oggettività e non ti sembra più così grande o insormontabile. Insomma, scrivere, così come dipingere o suonare uno strumento (lascerei un capitolo a parte per il canto) non è solo una via di fuga, una passione, un passatempo. Si tratta di veri e propri atti creativi che, in quanto tali, creano spazi infiniti e altrettanto infinite possibilità per te e per chi ti circonda.
Non è solo divertente. È decisamente terapeutico.Lo sanno bene anche i grandi artisti e scrittori del passato: la sofferenza chiede di essere resa materia per poter diventare gioia.
Test
Prova, anche se pensi di non saper scrivere o dipingere o suonare. Abbandona per qualche ora lo stato del giudizio e dell’autocritica e lasciati andare a ciò che arriva, qualunque cosa sia. rimani aperto. Prendi un foglio o mettiti davanti al computer, chiudi gli occhi, prendi qualche respiro lungo, profondo, ampio. Resta in ascolto. Qualsiasi immagine o pensiero arrivi, anche se ti sembra assurdo, crealo, rendilo materiale.Inveta una breve storia su un animale, su un bimbo o dipingi il tuo sogno, i tuoi sogni. Ti assicuro che farai scoperte sensazionali, davvero!
Lucia Morello